Connor, 21 anni. Lavora per la televisione nazionale. Ha finito il college l'anno scorso.
Come lui, in Irlanda sono tanti. Qui la disoccupazione è al disotto del 3%. I soldi scorrono, girano. Si nota la facilità con cui spendono i soldi gli irlandesi durante il week-end. Vengono pagati settimanalmente e quindi il week-end significa godere dei frutti del duro lavoro di una settimana, meglio 5 giorni. Si spendono cifre che dall'esterno, in questo caso per me, sono anche eccessive, soprattutto se le comparo con uno stipendio italiano. Qui invece 100 euro a sera sono un'inezia. Mi sfugge la facilità con cui riescono a non badare ai soldi, è anche la prima volta che mi capita di trovare sempre monete per la strada, sugli autobus, nei negozi. Non solo 1 o 2 centesimi ma anche 1 o 2 euro.
In Irlanda il momento è propizio. Stanno cavalcando l'onda e non si chiedono perchè, come e per quanto. Spesso mi capita anche di pensare che gli irladesi siano superficiali. Probabilmente è vero per Dublino, una delle città più ricche al mondo. Ma non mi sbilancio per l'intera isola...anche se dei 4 milioni di irlandesi 2 vivono nella capitale...
Dopo poco più di 3 mesi qui, inizio ad intuire qualcosa. Cambia il punto di vista, la prospettiva. All'inizio sei turista, inevitabilmente. I tuoi occhi sono curiosi e si soffermano su aspetti più generali, strade, zone, monumenti. Poi, piano piano, errore dopo errore, intuizione dopo intuizione, inizi a entrare nelle dinamiche e nei ritmi della città finchè un giorno ti ritrovi sull'autobus ascoltando il lettore mp3 e senza pensare scendi alla tua fermata, cammini come guidata da qualcuno, entri in un coffe shop per un cappuccino, esci sempre pensando ad altro e improvvisamente ti rendi conto che è un abitudine, una nuova abitudine, che hai acquisito delle abituini a Dublino. Ora riconosci le case nelle strade che frequenti quasi ogni giorno, riconosci anche alcuni commessi nei negozi, ora noti la differenza tra il negozio che aumenta i prezzi per i turisti e sai dove fanno il mercato il sabato mattina. Ora ti accorgi perchè hai deciso di partire nuovamente e vivere per un po' in un nuovo Paese. Ora.
Come lui, in Irlanda sono tanti. Qui la disoccupazione è al disotto del 3%. I soldi scorrono, girano. Si nota la facilità con cui spendono i soldi gli irlandesi durante il week-end. Vengono pagati settimanalmente e quindi il week-end significa godere dei frutti del duro lavoro di una settimana, meglio 5 giorni. Si spendono cifre che dall'esterno, in questo caso per me, sono anche eccessive, soprattutto se le comparo con uno stipendio italiano. Qui invece 100 euro a sera sono un'inezia. Mi sfugge la facilità con cui riescono a non badare ai soldi, è anche la prima volta che mi capita di trovare sempre monete per la strada, sugli autobus, nei negozi. Non solo 1 o 2 centesimi ma anche 1 o 2 euro.
In Irlanda il momento è propizio. Stanno cavalcando l'onda e non si chiedono perchè, come e per quanto. Spesso mi capita anche di pensare che gli irladesi siano superficiali. Probabilmente è vero per Dublino, una delle città più ricche al mondo. Ma non mi sbilancio per l'intera isola...anche se dei 4 milioni di irlandesi 2 vivono nella capitale...
Dopo poco più di 3 mesi qui, inizio ad intuire qualcosa. Cambia il punto di vista, la prospettiva. All'inizio sei turista, inevitabilmente. I tuoi occhi sono curiosi e si soffermano su aspetti più generali, strade, zone, monumenti. Poi, piano piano, errore dopo errore, intuizione dopo intuizione, inizi a entrare nelle dinamiche e nei ritmi della città finchè un giorno ti ritrovi sull'autobus ascoltando il lettore mp3 e senza pensare scendi alla tua fermata, cammini come guidata da qualcuno, entri in un coffe shop per un cappuccino, esci sempre pensando ad altro e improvvisamente ti rendi conto che è un abitudine, una nuova abitudine, che hai acquisito delle abituini a Dublino. Ora riconosci le case nelle strade che frequenti quasi ogni giorno, riconosci anche alcuni commessi nei negozi, ora noti la differenza tra il negozio che aumenta i prezzi per i turisti e sai dove fanno il mercato il sabato mattina. Ora ti accorgi perchè hai deciso di partire nuovamente e vivere per un po' in un nuovo Paese. Ora.
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